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FAQ2017-08-01T14:13:00+00:00
Codice a barre lineare2018-10-30T11:55:37+00:00

Il barcode lineare è composto da un susseguirsi di elementi che sono un insieme barre e spazi.
La barra è l’elemento scuro del barcode che è formato da un segmento verticale mentre lo spazio è l’elemento chiaro del barcode che  separa le due barre tra loro.

Per modulo si intende la larghezza dell’elemento (barra o spazio) più stretto. Gli altri spessori sono un multiplo del modulo.

Per ciascuna sequenza di barre e linee deve essere preceduta e seguita da un’area di riposo (Quiet Zone) ovvero un’area chiara.

Per capire se il barcode è stato letto per intero l’informazione è preceduta da un carattere di start e seguita da un carattere di stop. Alcuni barcode hanno i caratteri sia di start che di stop uguali tra loro (es. CODE 39) mentre in altri sono diversi (es. code 128). La caratteristica di avere i caratteri di start e stop diversi è usata da alcuni barcode per determinare la direzione del barcode e quindi permettere la lettura da entrambi le direzioni

Come vengono classificate le smart card2018-10-30T11:55:41+00:00

Le smart card possono essere classificate in base a diversi criteri:

Sulla base delle delle diverse caratteristiche del microchip si possono distinguere smart card a sola memoria (anche Memory Card) e smart card a microprocessore (o Microprocessor Card);
Con riferimento invece al tipo di interfaccia di collegamento si distinguono smart card con contattiera (Contact),  le smart card con antenna (dette anche contacless smartcard) ed anche le cosidette smart card con doppia interfaccia  (Dual Interface Card) in quanto dotate sia di antenna che di contattiera
In base al tipo di microchip varia il costo della smart card e determina anche l’ambito di applicazione. Le “memory card” per esempio sono più semplici come costituzione e quindi non solo hanno un costo minore ma hanno anche un livello di sicurezza più basso rispetto alle “microprocessor smart card”. Esse pertanto sono usate tipicamente per conservare dati che non necessitano di una cosidetta “forte” protezione .

Memory card (o carte a memoria)
La memory card (smart card a sola memoria) offrono soltanto la funzione  di memorizzazione sicura dei dati. Il microchip contiene una componente di memoria permanente nella quale si può leggere e scrivere attraverso un insieme di funzioni già integrate in un circuito logico del microchip programmato in precedenza durante la fase di produzione.
Il circuito logico contiene un sistema di protezione che previene l’accesso ai dati memorizzati sul microchip basato sostanzialmente su un insieme di permessi per l’accesso. Tali tipi di carte offrono circa da 1 a 4 kByte di memoria e sono usate principalmente per applicazioni semplici del tipo per la raccolta punti, sistemi pre-pagato,  ecc.

I comandi per leggere e scrivere la memoria sono tipicamente sequenze di byte integrate in un protocollo seriale.Tuttavia, per applicazioni più complesse con più altro livello di sicurezza si preferisce usare smart card a microprocessore come sotto indicato.

Microprocessor card (o carte a microprocessore)
Tali tipi di carte hanno una notevole potenza di calcolo fornita appunto  da un microprocessore incluso nel microchip tanto che possono essere paragonate ad un piccolo computer portatile altamente affidabile e inattaccabile in grado di elaborare e memorizzare informazioni riservate.

All’interno del microchip è installato un sistema operativo che implementa la logica operativa di tali tipo di carte il quale si occupa della gestione interna della memoria e fornendo funzioni  quali lettura e scrittura in memoria, per la  programmazione dei permessi di accesso, funzioni di crittografia, ecc.
In questo modo diventa possibile di ottimizzare e personalizzare la smart card per una determinata applicazione o di integrare sullo stessa card più applicazioni anche tra loro collegate con l’unico limite rappresentato dalla disponibilità di risorse di memoria.

Il numero comandi di una smart card a microprocessore è molto più allargato di quelle a memoria. Oltre a quelli per leggere e scrivere hanno anche comandi per l’accesso alla memoria come verifica del PIN e anche per gestione del file system interno.
Il singolo comando viene detto APDU (ovvero Application Protocol Data Unit).
Per i vantaggi sopra elencati la smart card a microprocessore risulta particolarmente adatta per la  di identificazione sicura e certificata degli individui o come  elaborazione a supporto della crittografia per la capacità  di memorizzare e proteggere le chiavi crittografiche private e di eseguire i principali algoritmi crittografici.

Contact e contactless card (carte chip con e senza contatto)
La differenza tra le smart card a contatto e senza consiste nel tipo di interfaccia di collegamento esistente tra il microchip e il mondo esterno. Le prime integrano una contattiera mediante la quale ricevono l’alimentazione e dialogano con l’esterno una volta inserite in un dispositivo appunto  lettore di smart card.

Le seconde hanno un’antenna che reagisce alla presenza di un campo elettromagnetico emesso da uno speciale dispositivo di lettura/scrittura nella banda delle radio-frequenze (con tecnologia RFID o radio frequency identificaiton) consentendo così al microchip di scambiare dati con l’esterno (con l’antenna che deve trovarsi entro una distanza minima dal dispositivo di lettura/scrittura).

Smart card dual interface (carte chip con doppia interfaccia)

Tali carte hanno sia  le interfacce con contatto che quella senza contatto, ragion per cui  la comunicazione con il microchip può avvenire indifferentemente mediante una o l’altra modalità. In tale modo con tali dispositivi è possibile integrare  sulla stessa smart card sia applicazioni complesse come quelle di firma digitale tipiche delle smart card  con contatto, ma anche applicazioni più semplici e veloci come per il controllo dell’accesso ad aree riservate,che richiedono esclusivamente accessi alla memoria in modo wireless.

I TAG possono essere riscrivibili o cancellabili?2017-08-01T21:34:43+00:00

La risposta ovviamente è SI e difatti chip RFID sono di diversi tipi:

  1. quelli a sola lettura (detti Read Only o RO)
  2. quelli ad una sola scrittura e tante letture (detti Write Once & Read Many” o “WORM”)
  3. quelli a lettura/scrittura  (ovvero read/write o R/W)

I tag indicati in 1 e 2 derivano dal codice a barre in quanto una volta che le informazioni sono state scritte e memorizzate sul chip non possono essere più modificate. Con questi chip si legge solo il Serial number (SN) che è univoco per ogni chip.
Nel tipo di tag indicato in 3 invece le informazioni sul chip possono essere aggiornate (quindi riscritte) in ogni momento ad esempio andando ad aggiornare un importo scritto nella sua memoria: va da se che ovviamante il costo per tal chip è superiore
.

Qual’è la differenza tra TAG attivi e quelli passivi?2017-08-01T20:34:30+00:00

TAG cosidetti attivi hanno un’alimentazione propria (una batteria interna) e anche per questo possono trasmettere ad una lunga distanza (anche fino a 100 metri). Un classico esempio di TAG attivi sono difatti i telepass.
TAG passivi non hanno un’alimentazione propria e vengono alimentati dal campo elettromagnetico del lettore. In pratica vengono alimentati quando si avvicinano al lettore RFID.

A cosa serve lo standand ICODE ISO 15693 per l’anticollisione?2017-08-02T10:54:14+00:00

Lo standard I-code IOS15693 serve per evitare la problematica relativa alla collisione dei tag: questo avviene quando ci sono più trasponder che possono essere letti simultaneamente. I sistemi di anti-collisione permettono di fare si che i segnali siano “rilevati” uno dopo l’altro a precisi intervalli di tempo: in tal modo i tag non vengono “influenzati” l’uno con l’altro e non si verificano errori nella lettura del tag,

 

Che differenze ci sono tra chip RFID (o TAG) attivi, passivi o semiattivi ?2017-08-02T11:04:25+00:00

I chip o TAG RFID sono di 3 categorie passivi, semiattivi o attivi.
Vediamo le differenze qui sotto
I tag passivi non hanno nessuna fonte di alimentazione interna e quindi i circuiti dalle onde radio inviate dal lettore che li interroga  induce una corrente nell’antenna. I tag LF (low-frequency) e HF(high feequency) possono essere solo passivi mentre i tag a frequenze UHF (Ultra-high-frequecny) e possono essere anche semiattivi o attivi.
Un TAG semiattivo ha invece una sorgente che è fonte di aleimntazione ma non per i circuiti radio bensì funzioni addizionali tipo sensori di temperatura o di movimento.
I TAG attivi (ex  telepass) sono alimentati da batterie che diffondendo il segnale radio ad una maggiore distanza conseguente offrono anche maggiore distanza di lettura. Va da se che tali tag hanno costi maggiori dei primi e sono di norma utilizzati per varie applicazioni quali traccimanto di beni di valore.

Che distanze si possono coprire con la tecnologia RFID2017-08-02T11:14:26+00:00

Le distanze di lettura del chip RFID o TAG con tale tecnologia dipendono da vari fattori che sono:

  1. la frequenza di funzionamanto del chip RFID
  2. la grandezza dell’antennde le lettore
  3. la grandezza del chip RFID
  4. le condizioni circostanti e ambientali (vicinanza di metallo, emissione elrttromagnetiche, ecc…influiscono molto sulla distanza)

Per gli standard si ha all’incirca
– standard 125 khz xon chip EM4100/TK4100 :  fino a 100cm
– standard 13,56 mhz Mifare (ISO 14443) o iCode (ISO 15693) : fino a 15cm
– standard UHF (868 MHz)  – ISO18000  : fino a 10 metri

 

Cosa significa RFID?2017-08-02T11:28:12+00:00

RFID è acronimo per “Radio Frequency IDentification” ovvero identificazione a radio frequenza, quindi i chip RFID (o TAG) vengono identificati tramite one elettromagnetiche e quindi racchiude tutte le tecnologie in cui cose, persone e anumali vengono identificati appunto utilizzando tali onde.
Il sistema di compone di due elementi principali: un ttrasponder (o tag o chip) ed un lettore.
il chip RFID può essere inserito in vari supporti plastici come carte, portachiavi, etichetta, ecc. e contiente tutte le informazioni e viene identificato in modo univoco.
La lettura dei dati dentro il microchip viene effettuata per mezzo di un antenna che trasmnette e riceve i segnali verso il lettore. IL tag RFID è invece formato dal microchip più  l’antenna integrati nel medsimo supporto fisico mentre il lettore può essere fisso o portatile ed appunto serve per leggere il tag RFID.
Va da se che per comunicare tra loro tag e lettore devono funzionare alla medesima frequenza.

Che vantaggi ha l’Rfid rispetto al barcode o banda magnetica?2017-08-04T18:22:12+00:00

la tecnologia RFID offre numerosi vantaggi rispetto alle altre due tecnologie di confronto ovvero banda magnetica e bar code: questi si pososno riassumere qui sotto:
– la lettura non richiede contatto diretto e della vista ottica non ncessitando pertanto dell’orientazione verso lo scanner
– si può effettuare la lettura del TAG anche simultaneamente e li si possono fare lavorare anche in ambienti particolarmente sporchi o contaminati resistendo anche ad agenti ambientali, sollecitazioni termiche, chimiche, meccaniche particolarmente difficili.
– paragonato al barcode i TAG hanno la possibilità di essere riscritti e aggiornati con nuove informazioni
– mentre poi codice a barre identifica solo il lotto di un prodotto, Il tag Rfid invece avendo un numero di serie  univoco che identifica ogni singolo prodotti fabbricato nel mondo chiaramente ha un costo maggiorema ovviamente i benefici che ne derivano sono molto maggiori.
la tecnologia RFID non sarà destinata a sotituire interamante il codice a barre ma porta con quest’ultima coesistere garantendo quindi una compatibilità dei sistemi.

Cosa significa SSO?2017-08-04T18:27:46+00:00

SSO è acronimo di  per Single Sign-On, e si può tradurre come identificazione unica.

Tale sitemi è  basato su smart card ed è indipendente dai sistemi software.

Gli obbiettivi primari sono:

–         semplificare l’uso delle password usando un unico sistema di autenticazione

–         semplificare e aumentare la sicurezza informatica

–         semplificare la gestione ed i privilegi d’accesso alle applicazioni e servizi

Qundi con un’unica smart card si può  accedere a Windows per applicazioni quali home banking, gestionali o altre informazioni aziendali, accedendo con  regole definite.

Cos’è una smart card?2017-08-25T18:15:55+00:00

La smart card è un supporto plastico delle dimensioni di una carta di credito normalmente in PVC (cloruro di polivinile, noto anche come polivinilcloruro)  ed ha integrato un chip che è collegato ad un’interfaccia di collegamento che può essere una contattiera o un’antenna.
Il microchip fornisce a sua volta funzionalità di calcolo e memorizzazione dati mente la contattiera o l’antenna consentono al microchip di dialogare con uno dispositivo di lettura connesso al PC normalmente mediante diverse interfacce quali porta seriale RS232, USB, TTL, ecc.
Le smart card (o “carte intelligenti”) vengono oggi impiegati in diverse per applicazioni quali: ricariche telefoniche, identificazione, controllo degli accessi, circuiti di fidelizzazione, di firma digitale, carta identità elettronica, micro-pagamenti, transazioni per parcheggi, ecc.

Come vengono scritti i dati sulla banda magnetica?2017-08-04T18:36:21+00:00

La banda magnetica è composta da 3 tracce e su di esse vengono memorizzaati i dari.
Lo standard ISO/IEC 7811 stabilisce che la truttura dei dati sia così formata:

  • Traccia 1 (IATA) – contiene fino a 79 caratteri alfanumerici (ad esempio la tessera sanitaria contiene il codice fiscale)
  • Traccia 2 (ABA) –  contiene fino a 40 caratteri numerici
  • Traccia 3 (THRIFT) – contiene una stringa fissa di 107 caratteri alfanumerici

Le bande magnetiche posso essere con bassa coercività 300Oe (di norma banda magnetica marrone) secondo lo standard ISO 7811-2, oppure possono essere di alta coercitivà 4000Oe (di norma banda nera) secondo lo standard ISO 7811-6. Oe = oersted è la intensita del campo magnetico sulla banda.

In base al tipo di applicazione i dati vengono scritti su diverse tracce:

per esempio le carte di credito di norma usano le tracce 1 e 2 mente bancomat le tracce 2 e 3. Per i parcheggi, tessere dipendenti, fidelity card di norma si scrive un numero identificato univoco sulla traccia 2, questo numero viene associato in un database al riferimento reale (persona, credito, ora ingresso parcheggio, ecc.)
qui sotto una figura che illustra quanto sopra.

Qual’è la differenza tra banda magnetica HiCo o LoCo?2017-08-04T18:45:08+00:00

Esistono fondamentalemnte due tipi di bande magnetiche: le HiCo (High Coercivity – Alta Coercività (o energia) pari a 4.000 Oersted), la MeCo (Medium Coercitivity – Media coercitività, pari a 2.750 Oersted) anche se queste vengono a volte scambiate come HiCo e le LoCo (Low Coercivity – Bassa Coercività, pari a 300Oersted ). Oersted è l’intensità del campo magnetico presente sulla banda ed aseconda che sia maggiore o minore i dati vengono preservati più o meno a lungo.
Come sappiamo i dati presenti sulla banda magentica possono essere alterati e cancellati ed è par tale motivo che le carte di ultima genrazione hanno oramai tutte la banda HIco (alta coercitività):
Solitamante i lettori sono certificati quasi tutti per leggere le bande sia ad alta che a bassa coercitività mentre i codificatori 8che appunto magnetizzano la banda magnetica) sono di diversi tipo e pososno codificare i dati sulle varie traccie o una di questi e possono essere a strisciamento o motorizzati.

per quanto riguarda il riconoscimento le bande HiCo sono solitamente nere (come quello dei bancomat)mentre quelle LoCo sono generalmente di marrone chiaro.

Cos’è la banda magnetica? Come viene usata?2017-08-04T18:48:11+00:00

La banda magnetica rappresnta una striscia di materiale che è sensibile ai campi elettromagneticiViene applicata sui badge e consente di codificare i dati sulla stessa.
La sua composizione è simile ai nastri delle musicasette o vhs e nromalmente ha il colore nero o marrone e ovviamente  la troviamo tipicamante nelle carte bancomat, nell carte di credito, in quelle  telefoniche usa e getta, ecc.