Per pagare online non basterà più avere sottomano i dati della carta di credito o prepagata. Dal 31 dicembre i pagamenti online avranno bisogno della cosiddetta Strong Customer Authentication (spesso identificata con la sigla SCA): servirà un secondo fattore di autenticazione per autorizzare i pagamenti. La sfida: aumentare la protezione contro le frodi online, ma senza compromettere l’esperienza di acquisto degli utenti.
Come funziona la SCA
La SCA prevede che all’atto del pagamento l’utente debba verificare la sua identità tramite, per esempio, il riconoscimento biometrico attraverso un’app sullo smartphone oppure un codice “usa e getta” ricevuto via SMS al numero di cellulare associato alla carta di pagamento. Ciò per evitare, fra le altre cose, che una carta smarrita o rubata possa essere usata da un utente che non sia il suo legittimo proprietario per fare transazioni online.
La SCA è prevista dalla direttiva europea Payment Services Directive 2 (PSD2), entrata in vigore il 14 settembre 2019. La PSD2 ha aperto il mercato dei servizi finanziari, agevolando l’open banking – un modello aperto che permette a operatori autorizzati di accedere ai dati dei correntisti delle banche – e l’evoluzione dei servizi fintech, che uniscono il lato finanziario con quello tecnologico.
La SCA sarebbe quindi dovuta diventare obbligatoria dal 14 settembre 2019; tale obbligo è stato rinviato per dare più tempo a tutti gli attori coinvolti, in primis le banche, di farsi trovare pronte.
Fonte
https://www.dday.it/redazione/37988/pagamenti-online-sca-autenticazione-forte
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