“Volete anche delle patatine assieme all’hamburger?”. Questa potrebbe presto diventare una frase obsoleta. Infatti, man mano che i livelli minimi salariali negli Stati Uniti si avvicinano o superano i 15 dollari l’ora, i clienti dei ristoranti e dei fast food come McDonald’s – soliti essere accolti da un volto sorridente – dovranno abituarsi invece ad essere accolti da uno schermo a led luminoso, quello dei kiosk. Questo perché a partire dal 2020, i kiosk per le ordinazioni self-service saranno implementati in tutte le sedi statunitensi di McDonald’s.
Altre catene, tra cui marchi come Panera e Chili’s, hanno già abbracciato questo trend digitale. Alcuni ristoranti sono arrivati persino ad automatizzare il processo di preparazione del cibo mediante tecnologie quali i kiosk. Altre novità imminenti nell’ambito includono ristoranti virtuali che eliminano la necessità di un servizio completo e personale offrendo la sola consegna a domicilio.
Mentre alcuni consumatori apprezzano la novità ed il valore di convenienza aggiunta, queste vanno però ad incidere sul costo del lavoro. L’Amministratore Delegato di McDonald’s USA fa di questa preoccupazione una questione assai personale. D’altra parte – dice – se non avesse avuto l’opportunità di iniziare a lavorare come cassiere ed addetto alla griglia, non avrebbe mai finito per gestire una delle più grandi catene di fast food al mondo. “Ho iniziato a lavorare da McDonald’s con un salario minimo di 85 centesimi l’ora. Ho lavorato duramente e guadagnato una promozione a direttore del punto vendita nel giro di un solo anno, poi ho ottenuto quasi tutte le posizioni disponibili all’interno della società, fino a diventarne CEO. La tipologia di lavoro che ha permesso a me, così come a molti altri, di crescere e fare carriera viene ora minacciata da un aumento del salario minimo che determina una riduzione dei posti di lavoro sul mercato. Senza sacrificare la qualità o il gusto del cibo, oppure senza abbandonare il menu dal costo contenuto tanto amato dalle famiglie, ai proprietari del franchising non resta che tenere sotto controllo i costi della manodopera. Ed un modo per combattere l’aumento del costo del lavoro è ridurre la quantità di dipendenti necessari”.
Questa tendenza non sembra essere una novità. Le catene hanno reagito all’aumento dei costi del lavoro ed al progresso tecnologico e così McDonald’s ha aperto la strada in qualità di pioniere alla produttività tra dipendenti e macchine. Dall’invenzione dello “Speede Service System” alla famosa macchina “Multimixer Shake”, le innovazioni non hanno fatto altro che ridurre la manodopera necessaria al fine di aumentare i livelli di produzione e rendere più facile il lavoro dei dipendenti all’interno del processo.
Queste innovazioni che risalgono alla fondazione di Mcdonald’s non erano nate con lo scopo di ridurre il numero dei dipendenti; piuttosto erano state progettate per rendere i dipendenti più efficienti nel loro lavoro. L’introduzione di kiosk per le ordinazioni self-service è stata presentata in modo similare. Tuttavia, con il costo del lavoro che continua a salire alle stelle, è inevitabile il fatto che ristoranti e catene di fast food cerchino continuamente idee per ridurre i costi di manodopera, in particolare se i clienti cominciano a sentirsi a proprio agio con le nuove tecnologie (si vedano appunto i kiosk).
La ricerca supporta tali scenari. Uno studio degli economisti David Neumark e Grace Lordan del 2017 ha rilevato un aumento salariale correlato al salario minimo tra i dipendenti che in precedenza detenevano posti di lavoro suscettibili all’automazione. I lavoratori più giovani sono stati tra i più duramente colpiti da questo risultato, il che non dovrebbe sorprendere; secondo il Bureau of Labor Statistics quasi la metà dei dipendenti con salario minimo ha un’età compresa tra i 16 ed i 24 anni.
Un altro studio condotto dagli economisti della University of Virginia e della Middle Tennessee State University, ha rilevato che gli adolescenti che avevano un lavoro part-time a scuola vantavano poi un guadagno annuale post laurea del 20% più alto rispetto ai loro colleghi senza esperienza.
I lavori semplici come grigliare gli hamburger o prendere gli ordini dei clienti insegnano infatti agli adolescenti qualità lavorative come il servizio clienti e logiche matematiche basilari. Abilità queste che potrebbero anche condurre ad una carriera di ingegnere o contabile.
L’innovazione tecnologica può insomma – e lo ha fatto – aiutare i dipendenti a lavorare in maniera più confortevole ed efficiente, ma quando l’intervento esterno impone costi di manodopera più elevati ai proprietari, queste innovazioni tecnologiche tenderanno a sostituire i dipendenti anziché potenziarli.
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